Descrizione Progetto

Un antico proverbio della tradizione contadina che spesso abbiamo sentito uscire dalla bocca dei nostri nonni è: “Sotto la neve il pane, sotto la pioggia la fame”.

Il detto ha una sua verità scientifica, perché la neve quando cade e rimane sul terreno per un pò di tempo, oltre a far diventare magico il paesaggio e renderlo di una bellezza quasi imbarazzante, apporta numerosi benefici e fertilità alle colture.

Quali?
La neve sui campi è una fenomenale riserva idrica: permette infatti al terreno di assorbire lentamente l’acqua arrivando anche più in profondità rispetto alla medesima quantità della stessa sotto forma di pioggia.

E’ un antiparassitario naturale: a differenza dei terreni trattati con gli antiparassitari, dai quali questi scappano andando a proliferare altrove per poi ripresentarsi al termine dell’effetto, con le basse temperature molti parassiti soccombono.

Protegge il terreno dal rischio idrogeologico: venendo assorbita completamente, infatti, l’acqua non va a finire nei torrenti rischiando di provocare i tipici danni delle precipitazioni copiose.

Ma non solo, il manto nevoso dovuto alle nevicate fa sì che le coltivazioni vengano protette dal gelo: l’aria che, assieme all’acqua, compone la neve, funge da isolante termico e trattiene il calore proveniente dal terreno, proteggendo le coltivazioni dagli sbalzi termici. Si calcola infatti che sotto la neve ci siano solitamente tra i 3° e gli 8° in più rispetto alla temperatura dell’esterno.

Foto: Roberto Insolia