Descrizione Progetto

Lo scoiattolo comune “sciurus vulgaris”, un tempo completamente assente nella bassa pianura padana , ad oggi è presente grazie a progetti di ripopolamento.

Numerosi sono stati gli avvistamenti nel siccomario.

Rimane una specie in pericolo a causa della presenza dello scoiattolo grigio, importato dall’America a fine ‘800.

Lo scoiattolo comune è lungo circa 25 cm senza la coda; questa è lunga da 15 a 20 cm.

Una coda così lunga è utile allo scoiattolo nel balzare da un albero all’altro e nel correre lungo i rami, assicurandone l’equilibrio.

Ha inoltre una funzione termica, contribuendo a mantenere il calore del corpo durante il sonno.

Durante le fasi di corteggiamento la coda serve come segnale visivo e viene sollevata e agitata in modo del tutto particolare.

La colorazione del mantello è molto variabile e va dal marrone rossiccio al marrone scuro; queste diverse tonalità sembrano essere determinate da vari fattori legati al clima, alla copertura vegetale, all’alimentazione, oltre che da fattori di tipo genetico.

La parte inferiore del corpo è sempre bianca.

Le zampe posteriori, più lunghe di quelle anteriori, permettono all’animale di muoversi con molta agilità sul terreno, mentre le forti unghie e i cuscinetti plantari gli consentono di arrampicarsi con sorprendente abilità sugli alberi.

Lo scoiattolo comune, come la maggior parte degli scoiattoli arboricoli, possiede artigli aguzzi e curvi tali da consentire l’arrampicata sugli alberi, anche sui rami strapiombanti.

I percorsi dove poterlo incontrare ➡️ : nella grande foresta lungo il percorso “Il circuito delle vie naturalistiche e la grande foresta”, oppure nella frazione colonne lungo l’argine alberato seguendo il percorso “Il circuito degli argini attraverso la storia”