Descrizione Progetto
Dai documenti del 1330 di Opicino De Canistris, prete vissuto tra il 1296 e il 1354, veniamo a conoscenza di molti dettagli sul Siccomario, e così racconta ad un certo punto…
“…dall’altra sponda del gravellone, un’antichissima e sterminata pianta sotto la quale al Dí di pasqua si predica solennemente.”
Da diverse mappe antiche sappiamo che la attuale frazione Rotta un tempo si chiamava L’olmo, per la presenza di un grande olmo antico, e ci piace pensare che proprio quell’olmo fosse la sacra pianta dove il dì di Pasqua si predicava solennemente.
Nel Corso della storia, gli alberi , hanno svolto un ruolo importante in molte mitologie e religioni, ruolo al quale sono stati attribuiti, significati sacri e profondi e non esiste una religione del passato che non contempli miti che riguardano gli alberi.
L’esistenza dell’uomo ha sempre dipeso in larghissima misura dagli alberi e dalle piante.
Da questi, i nostri antenati traevano nutrimento, sotto forma di bacche e frutti, ma anche preziosi distillati e rimedi per curare le malattie.
Ma gli alberi sono molto di più, nei primi anni di scuola impariamo la fotosintesi clorofilliana, capendo così che respiriamo grazie agli alberi che producono ossigeno.
Impariamo che gli alberi arricchiscono i terreni, filtrano l’aria dalle polveri sottili, purificano acqua e terra, aiutano a combattere il rischio idrogeologico.
Tutto ciò ci fa comprendere quanto gli alberi siano vitali per la nostra esistenza.
I nostri antenati lo sapevano bene, li rispettavano o addirittura veneravano.
E noi Lo stiamo ancora facendo? portiamo ancora quel rispetto che si meritano ? Lo sappiamo ancora che sono così importanti o ce lo siamo dimenticati?
Buona pasqua…