Descrizione Progetto

Molte sono le informazioni che abbiamo a riguardo del porto del Tovo, porto del Siccomario attivo fino al 1976.

Un piccolo traghetto che trasportava le persona da una sponda all’altra del Po.

il primo documento che abbiamo e che ne parla è del 1330 di Opicino de Canistris, Storico, ecclesiastico, miniatore e calligrafo, nato nei pressi di Pavia il 24 dicembre 1296.

Nella descrizione del porto del Tovo, accenna anche alla possibilità che un tempo, al posto p porto  esistesse un ponte romano.

Un’altra informazione importante riguardante il porto del Tovo, la troviamo in un documento degli Sfroza del 1450,dal quale si comprende il grandissimo utilizzo del porto da parte  dei pellegrini romei.

Un tempo per i pellegrini diretti a Roma, una volta usciti a sud di Pavia e attraversato il Ticino sul ponte coperto, la via più veloce per  attraversare il Po, era al porto del Tovo, passaggio fondamentale per le vie di pellegrinaggio oggi chiamate Francigena e via degli Abati e tutte quelle che da Pavia andavano verso ROMA.

Proseguendo nei secoli, diversi sono i documenti  che lo menzionano, ma un importantissima testimonianza ci arriva da un documento di fine ‘700, documento dell’archivio Berzio , Custodio in Cascina San Maiolo, dal si scopre che la frazione attualmente chiamata “COLONNE” prende il nome da un particolare evento, una grande secca del Po, che scopre delle colonne di olmo a segnare un antico ponte romano.

Ed è  così che sappiamo che con molta probabilità vi era un ponte Romano nel Siccomario.

percorsi per il porto del Tovo https://ilsiccomario.it/cicloturismo-cammini/